Il Tempio dell’Alba di Bangkok, noto come Wat Arun Ratchawararam Ratchawaramahawihan (Thai: วัดอรุณราชวราราม ราชวรมหาวิหาร) in Thailandese, è uno dei templi più venerati della Thailandia, situato sulla sponda Ovest del fiume Chao Phraya. Ci sono oltre 40,000 templi presenti sul suolo Thailandese e Wat Arun deve la sua popolarità in parte alla sua storia e in parte al suo status di tempio reale di prima classe secondo il sistema di classificazione Thilandese, un livello assegnato solo a 6 altri templi in tutta la Thailandia tra cui Wat Pho o Tempio del Buddha Sdraiato.
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Significato del nome Wat Arun o Tempio dell’Alba
Per Wat in Thailandese si intende un gruppo di edifici religiosi di solito racchiusi in un perimetro murato e con la presenza di diversi ingressi. Il suo nome originario è Wat Chaeng o Tempio dell’Alba in quanto in origine il Re Taksin, fondatore della ex capitale Thonburi, vi sbarcò all’alba con la sua flotta per rendere omaggio alle reliquie che custodiva. Inoltre, Wat Chaeng era noto per essere il primo luogo ad illuminarsi con i raggi del sole al mattino, altro motivo per cui venne chiamato Tempio dell’Alba.
Durante il regno di Re Rama II il tempio venne rinnovato e rinominato in Wat Arun, in onore del Dio induista Aruna, Dio dell’Alba, spesso rappresentato come circondato e irradiato dall’aurora del sole.
Storia di Wat Arun
La storia del Tempio dell’Alba inizia ai tempi dell’era di Ayutthaya. A quei tempi era noto come Wat Makok, in quanto sorgeva in un villaggio noto come Bang Makok. Con la caduta di Ayutthaya ad opera dell’esercito Birmano nel 1767, il Re Taksin decise di far sorgere la nuova capitale a Thonburi, sulla sponda Ovest del fiume Chao Phraya.
Con la morte del Re Taksin nel 1782 ebbe fine anche il Regno di Thonburi e iniziò il Regno Rattanakosin che scelse la sponda opposta del fiume come luogo dove far sorgere Bangkok, la nuova capitale, rendendo Wat Arun uno dei pochissimi templi costruiti nell’area prima che venisse fondata Bangkok.
Fino al 1785 il Tempio dell’Alba è stato inoltre il luogo che custodiva la preziosa statua del Buddha di Smeraldo, poi trasferita nella sua dimora attuale a Wat Phra Kaew.
Dopo un breve periodo di abbandono, all’inizio del 19esimo secolo Re Rama II decise di restaurare il tempio e di innalzare la pagoda centrale, prang in Thailandese cioè una torre in stile Khmer, fino a 70 metri di altezza. I lavori vennero terminati durante il regno di Re Rama III con un prang centrale di 80 metri, tuttora il più alto di tutta la Thailandia. Quest’ultimo re inoltre fu quello che decise di abbellire il prang incastonandovi milioni di pezzi di porcellana cinese colorata, creando un mosaico floreale. La porcellana cinese era un ornamento molto comune per i templi di quel periodo, essendo trasportata dalle molte navi provenienti dalla Cina che la utilizzavano come zavorra nelle stive.
Simbolismo del Tempio dell’Alba
Questo tempio, ed in particolare il suo alto prang centrale, costituiscono una rappresentazione architettonica del Monte Meru, il centro del mondo secondo la cosmologia Buddhista. Nella simbologia del Buddhismo Tibetano e nell’Induismo, il monte Meru rappresenta il centro del mondo fisico, metafisico e spirituale. Si crede che venerare e adorare questo prang porti prosperità e felicità eterna; per farlo si deve camminare intorno ad esso per 3 volte in senso orario, tenendo in mano tre bastoncini di incenso e un paio di candele, mentre si contemplano le Quattro Nobili Verità della dottrina Buddhista:
- Dukkha, la sofferenza, il dolore e l’insoddisfazione che sono caratteristiche innate di ogni reincarnazione.
- Samudaya, le origini di questa Dukkha o sofferenza, dovuta al desiderio, all’attaccamento alle cose e alla brama.
- Nirodha, la cessazione o fine della Dukkha, ottenibile cancellando tutti gli attaccamenti e desideri.
- Marga, il sentiero, la strada da percorrere per far cessare la Dukkha, che è anche il sentiero verso il Nirvana.
Attorno al prang principale sorgono poi altri 4 prang minori con statue di Phra Phai, il Dio del Vento.
L’ubosot o sala dell’ordinazione monastica è dove è situata la statua di Buddha principale del Tempio dell’Alba. Si dice che sia stata disegnata da Re Rama II in persona, uomo molto interessato alla poesia e all’arte. Sotto la base di questa statua sono contenute le ceneri di questo Re. I murali di questo ubosot risalgono invece al regno di Re Rama V.
Nel chiostro del complesso religioso di Wat Arun sono disposte oltre 100 statue di Buddha ed in una delle pagode attorno al prang centrale è custodita una reliquia, una impronta di Buddha.
Consigli Utili per chi vuole visitare il Tempio dell’Alba
- Nonostante il nome suggerisca di osservare Wat Arun all’alba, è in realtà al tramonto che si apprezza lo spettacolo migliore con la luce del sole che viene riflessa dalla porcellana che riveste l’alto prang; si consiglia quindi di recarsi sulla riva opposta del fiume rispetto al tempio, possibilmente in posizione rialzata.
- I traghetti che portano da una parte all’altra del fiume partono ogni paio di minuti dal molo di Tha Thien e costano 3 baht a persona.
- Come tutti i luoghi sacri e religiosi del paese, si consiglia massimo rispetto sia nel vestiario che nel comportamento mentre si visitano i Wat.
Il tempio è aperto tutti i giorni dalle 8:30 alle 17:30 e il biglietto di ingresso costa 50 baht per i turisti.